Il produttore esecutivo è colui che supervisiona tutta la procedura del film, per vedere se il lavoro viene eseguito. Per questo motivo, il professionista rappresenta una casa produttrice, affiancato al regista, sempre se la persona non occupa gli entrambi ruoli. A parte ciò, la figura si affaccia anche sull’organizzazione per la procreazione del prodotto audiovisivo. C’è da dire anche che il ruolo dell’esperto può variare, alla base della pellicola in cui si vuole girare in quell’esatto momento.
Un altro compito del produttore esecutivo è di assicurarsi se il film viene scritto, girato e montato, nei tempi previsti dagli accordi iniziali. In che senso? Nel senso che sé il progetto è in fase embrionale, le figure importanti si mettono d’accordo sui finanziamenti, il piano lavorativo e molto altro. Tutto ciò, accade in una sala riunione, prendendo degli appunti, dove saranno utili in un secondo momento della produzione filmica.
Però, in alcuni casi, il professionista può dare un’opinione per modificare la qualità della sceneggiatura, riprese e del montaggio.
Per fare ciò, il fabbricante è il soggetto chiave, dove assicura che tutti i responsabili, agiscono il proprio operato o meno. Questo perché se capita qualcosa durante lo sviluppo della pellicola, la figura può far trasformare un difetto in un assoluto vantaggio. Perché per mutare il processo, il produttore mette in campo la propria qualità, senza fermassi al primo intoppo, impedendo la realizzazione del prodotto audiovisivo. Dunque, il professionista deve rispettare o di migliorare l’organizzazione del lavoro, tenendo il film nell’idea originaria.
Grazie a tutti questi aspetti artistici e tecnici, il professionista può aprire, svolgere e chiude il progetto filmico, cercando dei vari canali per lancio. Dopodiché, a causa del lavoro svolto dal responsabile, insieme alla troupe alla realizzazione della pellicola, può generare una fonte di guadagno.