Il regista cinematografico è la direzione, dove occupa dell’aspetto tecnico ed artistico del film, partendo dall’idea fino al prodotto finito. Il professionista deve essere il coordinatore e la guida a 360° della propria troupe industriale. La regia audiovisiva è simile a quella teatrale, perché il professionista, si occupa di tutto ciò che accade all’interno ed all’esterno della scena. Infatti, il cineasta deve occuparsi dell’aspetto raffinato, trama e sistematica della pellicola, fino al minimo dettaglio.
Nel corso della storia del cinema, il regista è stato anche uno sceneggiatore, attore e produttore di un determinato film.
Non sembra, però questo ruolo è tra le più complesse, affascinanti ed interessanti sul posto di lavoro, perché è ricco di sorprese. Infatti, al fianco di questa figura, c’è l’aiuto regista che occupa di supportare in alcuni aspetti, dove la direzione, non ha il tempo sufficiente.
Oltre a ciò, il professionista dirige gli attori e supervisiona il turno dei propri collaboratori.
Per questo motivo, quando si gira la scena, il regista ordina di mettere in funzione la telecamera e il microfono. In seguito, la direzione chiama il ciak, dove il professionista riferisce il numero dell’inquadratura in lavorazione. Dopodiché, la regia dice “AZIONE” per partire la scena, finendo con uno “STOP” per fermare la produzione, dove la segretaria scrive degli appunti.
Non sembra, però il compito del dirigente è molto duro, stressante e faticoso, perché deve decidere insieme ad altre figure, come dove essere la pellicola.
Nella parte del montaggio, il professionista deve scegliere le inquadrature buone o meno, restando nei limiti della durata pervista dalla produzione.
Se non lo sai, il cineasta è l’autore del film, a causa del lavoro complesso dietro di sé.