Vedere un’esibizione è un’esperienza più bella e coinvolgente fino in fondo che la vita può offrire a chiunque partecipi.
Perché il teatro è un luogo, dove si svolgono degli spettacoli e dell’opere liriche dal vivo. Lo scenario è nato grazie ai riti, le cerimonie e alle danze religiose, oltre ad essere uno spazio per socializzare. Nel corso dei secoli, l’intrattenimento e l’architettura di quest’arte sono mutate, fino a come la conosciamo noi. Oltre a ciò, in questi spazi, si effettuano anche della tauromachia, dove i bovini combattono fra di loro oppure contro ad altri animali e persone.
Nell’antica Grecia, la struttura teatrante fu aperta in una semplice piazzetta, in semicerchio per poi dare una struttura vera e propria, scavata nel terreno.
Svolgendo questa operazione, gli edifici sono progettati e costruiti all’aperto in legno oppure in pietra. Nell’epoca moderna, i teatri sono degli spazi chiusi per creare la cassa armonica, come nelle chiese, giardini e nelle piazze. Il primo politeama coperto è stato costruito da Andrea Palladio a Vicenza e concluso nel 1585 da Vicenzo Scamozzi. Svolgendo questo processo delle piccionaie, si studia delle caratteristiche per gli sfondi scenografici degli spettacoli.
Tra il XVI° e il XVII° secolo, i teatri sono gestiti dai privati per avere un pubblico sempre più vasto e popolare. Questo significa che lo scenario, non viene più amministrato per i nobili e si sviluppa la commedia dell’arte, abolito in seguito da Carlo Goldoni.
Nel ‘700, su tutta la penisola italiana, si costruiscono degli edifici come il “Teatro alla Scala” di Milano, presente ancora tutt’ora.
L’unica cosa che ha in comune il teatro con il cinema è di raccontare una storia, dopodiché queste due arti, prendono definitamente le proprie strade.