Machere.

La maschera è un manufatto che lo si indossa sul viso per nascondere la propria identità, acquisendo quella del personaggio. In genere, l’indumento lo si crea in legno, cartapesta o in qualsiasi altro materiale. I mascheramenti, possono prendere le forme e dei lineamenti delle persone, animali, vegetali e molto altro. Il travestimento viene usato nella preistoria per i rituali, mentre giorno d’oggi è presente al teatro, al cinema e al carnevale. Infatti, la 7° arte ha coinvolto questo manufatto a tal punto di farlo diventare un effetto speciale oppure un’oggetto d’arredamento. Si può affermare che al mondo, ci sono delle sfilate in maschera, arricchiti con gli spettacoli e alle animazioni per far divertire chiunque partecipi. Questi eventi vengono svolti per mantenere in modo radicato le proprie tradizioni e la creatività, collegate agl’indumenti. Effettivamente, la festa del carnevale è famosa principalmente per questi indumenti con i colori e le forme diverse fra di loro.

Ritornando alla storia, durante gli spettacoli piccionaie, gli antichi greci, utilizzano la maschera per rappresentare i vari personaggi e per amplificare la propria voce.

Nel medioevo, durante le diffusioni delle malattie, i medici veneziani indossano questi indumenti, dove le spezie, sono nella parte del naso. Questo perché gli aromi indeboliscono il contagio dei virus, anche se sono insufficienti.

Invece nell’epoca moderna, durante la commedia dell’arte, il manufatto viene unito al costume a tal punto di coprire tutto il corpo dell’attore. Proprio in questo periodo, ci son stati molti personaggi celebri, suscitato dalle loro maschere di color nero con il volto del demonio. Negli spettacoli scenici, i personaggi si muovono con una grandissima caricatura per evidenziare la loro presenza.

Questi personaggi sono:

  • ARLECCHINO
  • BALANZONE
  • BRIGHELLA
  • COLOMBINA
  • GIANGURGOLO
  • PANTALONE
  • PULCINELLA

Però la commedia dell’arte è finita nel XVIII° secolo, quando “Carlo Goldoni” ha riformato il palcoscenico, decidendo che gli attori, recitano alla base del testo. Questo perché prima di all’ora, i personaggi hanno improvvisato le battute, usando un linguaggio povero e ad indossare dell’indumento sul viso. Nei primi decenni del XX° secolo, “Luigi Pirandello” conosciuto come poeta e drammaturgo, sostiene che in qualsiasi situazione ed ambiente, l’uomo indossa sempre una maschera. Negli ultimi decenni del ‘900, “Dario Fo” ha riutilizzato il manufatto in alcuni spettacoli e lezioni teatrali. Questo perché l’artista, ha capito l’importanza del camuffamento, a tal punto di coinvolgere nella parte del personaggio reale o immaginario.

Maschera
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